La storia della moda femminile in breve. Come cambiavano le tendenze nel corso degli anni?
- Redazione di S'portofino
- 08/08/2024
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In questo articolo:
- Moda femminile negli anni ‘20
- Moda femminile negli anni ‘30
- Moda femminile negli anni ‘40
- Moda femminile negli anni ‘50
- Moda femminile negli anni ‘60
- Moda femminile negli anni ‘70
- Moda femminile negli anni ‘80
- Moda femminile negli anni ‘90
- Moda femminile negli anni 2000
- La storia della moda femminile: conclusione
La moda è molto di più dell’aspetto superficiale. Rispecchia il clima politico, lo sviluppo della tecnologia e la cultura di un dato decennio. Le tendenze nella moda femminile si intrecciano, mostrando la complessità della creatività umana ed il desiderio di espressione. La moda è sottoposta ai continui cambiamenti influenzati da cultura, eventi attuali, musica e celebrità che tracciano spesso le tendenze. Oggi vedremo come la moda femminile è cambiata nel corso degli anni. Sei curiosa?
Moda femminile negli anni ‘20
La moda degli anni ’20 era molto varia. Da una parte i vestiti eleganti da sera e dall’altra il look comodo e meno femminile da giorno. Quando pensiamo agli anni ’20 nella moda, ci vengono in mente gli abiti molto decorati ed il trucco forte ed espressivo. Negli anni ’20 si creava il guardaroba femminile moderno e disinvolto. Si rinunciava allo stile formale e si optava per il comfort e per i tagli più larghi. Com’era il look femminile per tutti i giorni in quei tempi? Il più delle volte si trattava di un abito in cotone con un maglione di colore pastello. Per farti capire meglio lo stile di quegli anni, abbiamo preparato una breve rassegna degli elementi che hanno formato lo stile degli anni ’20 nella moda femminile:
- frange, cristallini, paillettes: gli abiti flapper dress, ovvero con le frange, erano molto alla moda. Sugli abiti da sera si vedevano diverse decorazioni;
- abito da sera: un abito tipico degli anni ’20 arrivava di solito oltre il ginocchio, aveva la vita abbassata ed il taglio dritto a forma di lettera H;
- vestiti casual per tutti i giorni: dal taglio leggermente maschile, amati per la comodità;
- capelli corti: negli anni ’20 andavano di moda i capelli corti, precisamente il bob che si trasformava in onde delicate per le uscite più importanti;.
- tailleur con gonna: negli anni ’20 l’abbigliamento femminile cominciò ad allontanarsi dalla cosiddetta silhouette femminile, cioè con la vita ben evidenziata ed esposta, per passare ad una silhouette più larga e dritta. I tailleur di quel periodo stavano liberamente sulle spalle e non sottolineavano il punto vita.
Moda femminile negli anni ‘30
La moda femminile degli anni ’30 era incredibilmente funzionale ed allo stesso tempo piena di stile. Da una parte lo sviluppo di pret-a-porter, ovvero di vestiti pronti da indossare, tailleur da donna e giacche, cioè la funzionalità allo stato puro, e dall’altra la moda femminile da sera, ossia gli abiti meravigliosi. La dissonanza tra giorno e notte, tra l’Europa e l’America era molto visibile.
La moda femminile degli anni ’30 è anche il periodo dello sviluppo di Hollywood. In quella decade si cominciò ad allontanarsi dalle silhouette larghe, caratteristiche per gli anni ’20, per passare ai tagli più femminili. L’impatto sulle tendenze di questo periodo ebbero soprattutto il cinema e le celebrità di quegli anni, come Greta Garbo o Marlene Dietrich.
Gli anni ’30 videro il ritorno degli abiti lunghi fino alla caviglia, in contrasto con i frenetici anni ’20. Su ciò aveva influenza la crisi economica ed il crollo del mercato azionario del 1929. In quel periodo, le donne si vestivano in modo più modesto e sceglievano più spesso la funzionalità e la comodità. Dominavano gli abiti in raso con la schiena scoperta, spesso decorati a mano con ricamo e pizzi. Con il passar del tempo, sugli abiti comparivano più fantasie: a fiori, a quadri o a pois.
Negli anni ’30, la moda sportiva assumeva sempre più significato. Si cominciava ad indossare i set eleganti che comprendevano il blazer aderente e la gonna. Questi set erano il simbolo di modernità e di indipendenza ed erano un’ottima alternativa agli abiti tradizionali. Non possiamo dimenticare gli accessori che avevano un ruolo importante nei look femminili degli anni ’30. I cappelli raffinati, i guanti lunghi e le borse alla moda erano un elemento indispensabile dell’aspetto elegante.
La moda femminile degli anni ’30 era diversificata ed illustrava perfettamente i valori sociali e le aspirazioni delle donne che cambiavano.
Moda femminile negli anni ‘40
La moda femminile degli anni ’40 rispecchiava gli anni difficili della guerra e dell’atmosfera nella società. L’inizio di quella decade è un’impasse abbastanza forte di stilisti: i tessuti di alta qualità venivano utilizzati soprattutto per le necessità dell’esercito. Funzionalità, semplicità e comodità sono le parole chiave per quel periodo. La moda fu mascolinizzata, tuttavia le donne di quella decade avevano tanta creatività. Creavano da sole gli abiti e le gonne di tessuti disponibili, ovvero il più delle volte di tovaglie e tende. Gli anni ’40 erano il periodo in cui il nylon era dedicato alla produzione di paracaduti e le donne rimanevano con le gambe nude. Però, trovarono la soluzione: disegnavano le cuciture delle calze sui polpacci e spalmavano sulle gambe le sostanze speciali che davano impressione dei collant.
Gli elementi caratteristici del guardaroba femminile di quei tempi erano:
- pantaloni con le gambe larghe,
- gonne dritte di lunghezza dopo il ginocchio,
- blazer con le spalle larghe (che simboleggiavano la forza ed il coraggio femminile),
- camicie con colletto,
- pantaloni salopette,
- scarpe con punta tonda,
- baschi e cappelli.
Moda femminile negli anni ‘50
La moda femminile degli anni ‘50 era abbastanza… rivoluzionaria. Dopo i pessimistici e difficili anni ‘40, la moda cominciò a fiorire di nuovo. Non possiamo non menzionare il debutto della collezione cult “New Look” di Christian Dior del 1947 che diede inizio alla storia della moda moderna. Negli anni ‘50 il più importante supporto delle tendenza era il film. Proprio in quell’epoca nacque lo stile pin up girl. Comparvero le giacche di pelle ed i jeans che diedero inizio alla rivoluzione della moda. La vita ben evidenziata e le gonne larghe erano adorati dalle donne in quel periodo. Cosa distingueva la moda degli anni ‘50? La varietà menzionata da noi prima. Le donne potevano indossare sia gli abiti aderenti che sottolineavano la silhouette sia le gonne in tulle, e presentarsi in ogni versione molto chic. La moda femminile degli anni ‘50 fu influenzata fortemente da Coco Chanel. I suoi caratteristici blazer corti con bottoni grandi diventarono un segno distintivo. Negli anni ‘50 le tendenze della moda venivano dettate anche dalle altre celebrità, tra cui Audrey Hepburn, che lanciava la moda per il minimalismo ed i look con i pantaloni, e Marilyn Monroe, ovvero l’icona dello stile pin up. La moda femminile degli anni ‘50 doveva soprattutto sottolineare la femminilità e l’abbigliamento delle donne doveva essere sempre impeccabile. Negli anni ‘50 comparve anche lo stile preppy, ovvero la combinazione di eleganza e di elementi sportivi. Il caratteristico elemento del guardaroba di questo stile sono le magliette polo che troverai nell’offerta di Polo Ralph Lauren.
Gli elementi caratteristici del guardaroba di quel periodo erano:
- abiti chemisier,
- bullet bra, ovvero reggiseno a proiettile,
- abiti con scollature a forma di cuore,
- abbigliamento pin up, ovvero gli abiti ispirati alla collezione di Dior, i foulard sulla testa ed il trucco forte,
- cardigan con perline, ovvero l’elemento obbligatorio del guardaroba di ogni moglie e casalinga.
Moda femminile negli anni ‘60
La moda degli anni ’60 si può descrivere come provocatoria, stizzosa e piena di contraddizioni. Proprio negli anni ’60 la capitale della moda da Parigi si è spostata a Londra e le donne cominciarono a scoprire il corpo. Swinging London era un fenomeno che si concentrava sui giovani. Era il periodo dello sviluppo della moda ready-to-wear, ossia dei progetti pronti da indossare. La moda degli anni ’60 diventava sempre più accessibile e ciò era sicuramente influenzato dall’evento importante: il volo dell’uomo nello spazio nel 1961.
Negli anni ’60, l’emancipazione delle donne era sempre più visibile ad esempio nelle acconciature. L’icona di questo periodo era la modella dallo pseudonimo Twiggy che aveva i capelli corti e le ciglia con tanto mascara. Le donne cominciarono ad indossare i completi di tre parti da donna, il più delle volte di Saint Laurent.
Gli anni ’60 nella moda femminile erano il periodo degli abiti mini fatti in tessuti di cotone, dei pantaloni da donna (indossati con blazer e cappotti), degli abiti ad A, dell’abbigliamento con disegni geometrici ispirati ai principali stili dell’arte di quel periodo, ovvero op-art e pop-art. Alla fine della decade, diventarono molto popolari anche i vestiti safari lanciati da Saint Laurent. Non possiamo non menzionare il costume da bagno intero o il monokini che espone il seno, lanciato da Rudi Gernreich.
Moda femminile negli anni ‘70
Gli anni ′70 erano il periodo della creatività e della libertà di espressione. Era il periodo di contrasti, in cui le tendenze scomparvero e praticamente tutto andava di moda. Le donne indossavano sia gli abiti mini sia gli abiti maxi. Sulle vie si vedevano i tailleur su misura nonché gli abiti e le gonne. Alla fine degli anni ′60 comparve lo stile hippie, però il suo sviluppo ebbe luogo negli anni ′70. Si enfatizzava quindi tutto ciò che era fatto a mano. In questo modo patchwork e diversi tipi di ricamo diventarono la principale corrente della moda femminile di quel periodo. Il ritmo della vita delle donne accelerò notevolmente, perciò non avevano più tempo per fare i vestiti su misura, bensì sceglievano gli acquisti nei centri commerciali. Le donne cominciarono ad ispirarsi sempre di più alla moda maschile: i pantaloni ed i tailleur iniziarono a sostituire gli abiti e le gonne. Gli anni ′70 erano l′era del disco. Non mancavano i tessuti luccicanti ed i gioielli. Alla fine della decade, lo stile athleisure ottenne la popolarità, grazie a Norma Kamali che portò i vestiti sportivi nella moda per tutti i giorni. Quali elementi del guardaroba erano i più caratteristici per quel periodo?
- abiti a busta apprezzati soprattutto per la comodità e la versatilità,
- tute da donna con i pantaloni a zampa di elefante e con le maniche larghe, che erano un’alternativa agli abiti. Durante le uscite serali, la tuta aveva i colori fluorescenti però veniva indossata sempre più spesso anche di giorno.
- scarpe con plateau: puù grande era, meglio era,
- zoccoli: le scarpe in legno erano una forte tendenza,
- pantaloni a campana: probabilmente uno dei più caratteristici elementi del guardaroba di quel periodo.
Moda femminile negli anni ‘80
La moda femminile degli anni ’80 è probabilmente la più diversificata della storia. Da una parte fu il periodo dell’aumento economico, dall’altra il periodo della ribellione contro il capitalismo. Anche nella musica c’era la dissonanza tra rock e disco. Come caratterizzare brevemente gli anni ’80? Disco, fitness e rock. Un miscuglio esplosivo, no? Regnava lo stile disco, ovvero tanti tessuti luccicanti, i leggings, le gonne in tulle, gli abiti con paillettes. Dalla parte opposta c’era lo stile rock, diffuso dal gruppo Sex Pistols. Un’altra tendenza importante nella moda degli anni ’80 del XX secolo era il fitness. Le donne volevano sembrare appena uscite dalla palestra. Scaldamuscoli, bende in spugna, body in lycra con leggings sono gli elementi caratteristici.
Negli anni ’80, le donne optavano per l’individualismo e cercavano di rispecchiare il proprio gusto nell’abbigliamento. La base dei look erano il più delle volte i jeans, più precisamente il taglio mom jeans. È anche il periodo di power dressing, dunque i must-have erano i look da ufficio, ovvero blazer con le maniche a sbuffo e tailleur con gonne. Ogni appassionata delle tendenze doveva avere nel proprio armadio un maglione oversize, spesso ricamato.
Moda femminile negli anni ‘90
Segui le tendenze? Se sì, noterai sicuramente quanto la moda moderna trae da quella decade. La moda degli anni ’90 si è separata fortemente dalle silhouette maschili colorate e piene di glitter. Less is more: questo era il motto delle donne di quel decennio. Sulle vie si vedevano i look semplici: le t-shirt bianche, i jeans e le sneakers. Regnavano i colori tenui ed i look minimalisti. Popolari erano le stampe, il motivo leopardato ed i quadri Vichy. Negli anni ’90, il power dressing subì la rivoluzione. I tailleur furono privati di cuscinetti sulle spalle, mentre la vita fu ristretta. I pantaloni lasciarono spazio alle gonne a matita. Quale elemento era il più amato dalle donne? Gli abiti slip dress con le spalline sottili. Li indossavano Kate Moss, Naomi Campbell o Sarah Jessica Parker. La protagonista della serie Sex and the City lanciò negli anni ’90 la borsa baguette di Fendi. In poco tempo, se ne innamorarono le celebrità e successivamente le donne in tutto il mondo. Negli anni ’90 andava di moda tutto ciò che era ispirato allo stile militare. Le giacche bomber ed i pantaloni cargo o le giacche in pelle erano i must-have dei look di quegli anni. Troverai tutti questi elementi nella collezione di Aeronautica Militare, ovvero il marchio che si ispira all’aviazione italiana.
Moda femminile negli anni 2000
Gli anni 2000 sono decisamente il periodo più colorato e folle della storia della moda. Probabilmente ogni fashionista conosce la denominazione “Y2K” ovvero l’anno 2000 che fu veramente folle. Nessuno era sorpreso vedendo le celebrità in tute sportive, top corti (baby tees) o pantaloni a vita bassa sul... red carpet. Con l’inizio del nuovo millennio, la moda si creava quasi di nuovo. Lo spirito di ribellione e l’espressione nella moda erano di tendenza. Le ragazze indossavano l’abbigliamento pieno di glitter e l’accessorio obbligatorio era... il lucidalabbra. Le icone del periodo? Ovviamente Britney Spears e Paris Hilton che superarono i propri tempi e diventarono le prime it-girl. I set più alla moda di questo periodo?
- abiti indossati sopra pantaloni: ancora qualche anno fa questa tendenza ci farebbe girare la testa, però oggi gonna-pantaloni sono di nuovo in voga,
- pantaloni a vita bassa,
- pantaloni cargo: troverai dei modelli interessanti di pantaloni cargo nell’offerta del Brand Y-3,
- borse baguette,
- scarpe UGG: queste scarpe cult ottennero la popolarità negli anni 2000 e sono sempre una tendenza (probabilmente non dobbiamo ricordare a nessuno quanto il modello Tazz sia stato ricercato questa stagione). Le celebrità amano queste scarpe per la loro comodità ed il comfort.
La storia della moda femminile: conclusione
La storia della moda femminile è incredibilmente ricca e complessa, mentre il suo sviluppo riflette le mutevoli tendenze sociali, culturali ed economiche. La moda chiude il cerchio e ciò che una volta era in voga forma spesso le tendenze di oggi. Possiamo sempre ispirarci ai decenni passati ed ai trendsetter di allora.
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